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Hemingveien 24

Oslo

Norway

Finished 2013

Villa

Aas

villa Aas
aas (4)
villa Aas
Aas_LONG SECTION_1to50inA3
villa Aas
villa Aas
villa Aas
villa Aas
villa Aas
villa Aas
villa Aas
villa Aas
villa Aas
villa Aas
villa Aas

La casa, per chi ci arrivi da lontano, appare dapprima come un volume leggero, tralucente, che sembra appoggiarsi su un punto in cui la natura si piega a generare un salto di quota. Il rivestimento della parte basamentale che si intravede emergere dalla natura, neutro, aiuta l’architettura a farsi parte del paesaggio, specie se si considera che per molta parte dell’anno tutto intorno è bianco per la neve. Così la casa, nella notte norvegese, appare come un lume poggiato sulla natura, un punto di calore, un rifugio, rispetto al freddo circostante. Arrivando più da vicino ci si accorge che il volume vetrato è il terminale di una casa che nelle parti basamentali è incastrata nella natura, ben radicata, e per due livelli si comporta come un masso cavo al cui interno si sviluppano spazi rimessa, un primo livello con letto soggiorno e bagno, per poi salire (come spesso capita nelle case di Hjeltnes) con una scala diretta e tesa che sembra voler accompagnare le persone verso la luce, verso quel volume caldo, accogliente che prima si era visto come una luce calda nella natura fredda. Qui molta della raffinata attenzione dell’architetto norvegese si tocca con mano: un corrimano ligneo, morbido e flessuoso, sembra non solo accompagnare la persona nel salire, ma quasi tracciarne il movimento. Qui si ha anche l’occasione di comprendere ogni parte che compone la casa: il passaggio dallo spazio chiuso, semi ipogeo, al leggero volume vetrato superiore che si apre alla natura circostante. Salendo il visitatore può leggere l’interna struttura metallica in tubolari di acciaio che staccati dalla parete vetrata esterna sorregge la copertura, lasciando liberi i fronti di organizzarsi con pannellature vetrate opache (un brevetto di Hjeltnes) alternate ad altre trasparenti. Una terrazza a questo livello fa recuperare alla vista la natura esterna, realizzando il luogo più intimo e personale della casa, cui posso accedere solo dopo aver superato al livello intermedio lo spazio del soggiorno e del pranzo. Ma c’è ancora la possibilità, dall’esterno, di salire con una bella scala di ferro di memoria marinara al terrazzo di copertura dove la sintesi natura-artificio si compie in pienezza.

 

Nicola Flora

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