Il DiARC  (Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi di Napoli- Federico II),  per l’edizione 2016 di “Giochi senza barriere”,  accoglierà i bambini e i ragazzi con un nutrito gruppo di docenti, dottorandi e studenti che, giocando con i giovani amici, li sensibilizzerà indirettamente ai temi della forma urbana e dei rapporti dimensionali degli edifici del nostro centro storico nello scenario eccezionale della città razionale della “Mostra d’oltremare”, luogo che raduna una delle più importanti raccolte di architettura razionalista in Italia. Giocando e divertendosi i giovani ospiti impareranno a conoscere edifici che sono il cuore pulsante del centro storico della città di Napoli, in un complesso ambientale stimolante e fortemente integrato con la natura appena riaperto in maniera continuativa  ai cittadini e ai turisti.
Gli studenti del DiARC che parteciperanno, coordinati dal prof. Nicola Flora, si cimenteranno in una inedita attività di accoglienza verso tutti i bambini e ragazzi che vorranno giocare per conoscere, facendo con le proprie mani collage, modelli e di alcuni edifici del centro strico da inserirsi in una pianta 1\50 precedentemente predisposta con le sole tracce dell’impianto urbano. Con materiali di riciclo (carte, giornali, cartoni, corde, legnetti) ma anche con pastelli a cera e colori a tempera, colle viniliche e plastiche, gli studenti DiARC e i bambini realizzeranno una collezione festosa e colorata di “plastici” che così, giocando con il peso, l’equilibrio, il colore, realizzeranno edifici che andranno a castruire un plastico immaginario nascente dalle tracce della città stratificata, in sintonia (trasfigurata) con quello che accade da 2500 anni sullo stesso impianto greco. All’insegna del “conoscere giocando” -che è uno dei segreti del mestiere dell’architetto- i bambini e gli studenti partecipanti che vorranno cimentarsi con questo laboratorio alla fine della giornata avranno allestito una vera e propria collezione di pezzi di città reinventate. Giornata che sarà un incontro di molti in una ”scuola a cielo aperto” che è quel pezzo di Napoli immaginata a partire dagli anni ’30 del ‘900, vera città nella città in cui per molti decenni architetti napoletani di diverse generazioni hanno lasciato una scia di opere che hanno poi realizzato un complesso di riconosciuto livello internazionale. E che i bambini di “Tutti a scuola”, con gli studenti del DiARC, renderanno gioiose, vive e allegre.